Spero che la prima parte di questa quarta giornata vi abbia appassionato.
Ci siamo lasciati a ora di pranzo, con la promessa di vivere nuove avventure durante il pomeriggio. E così sarà! Visto che abbiamo lo stomaco pieno, suggerisco agli appassionati di vino e di cucina la visita alla cantina Sardus Pater, anche nota come Cantina Sociale di Sant’Antioco.
L’azienda è famosa anche al di fuori della Sardegna per la produzione del celebre e apprezzato Carignano del Sulcis DOC, un vino che si distingue per l’ottima qualità dovuta senz’altro allo straordinario clima di questa zona e alla purezza del terreno sabbioso in cui crescono le viti. Proprio le viti meritano una piccola parentesi: a differenza della stragrande maggioranza di vigneti presenti in Europa, le viti della Cantina Sardus Mater rientrano nel piccolo gruppo delle viti a piede franco, un termine che sta a indicare viti non innestate in cui radici e fusto appartengono a un’unica pianta.
Una particolarità molto rara, condivisa in Italia con pochi altri vini come il Barolo Pié Franco o il Prephylloxera Etna Rosso. Nella cantina Sardus Pater potrete assaporare deliziosi calici di Carignano del Sulcis nelle sue varianti DOC SUPERIORE, DOC RISERVA, DOC ROSATO, ecc: chiedete prima informazioni a riguardo alle visite guidate presso la nostra locanda, meglio con qualche giorno di anticipo, e saremo lieti di spiegarvi come partecipare a uno di questi tour.
E se non vi piace il vino o siete astemi niente paura, potete sempre dedicare qualche ora a un altro luogo magico: il Museo del Bisso della leggendaria Chiara Vigo, custode di una tradizione millenaria che rischia di perdersi per sempre.
Un personaggio che vale la pena conoscere e ascoltare per capire la grandezza di un’arte antica come l’uomo!
Il Museo del Bisso di Chiara Vigo (via Regina Margherita 168)
Il Museo del Bisso di Chiara Vigo si trova ora al numero 168 di via Regina Margherita. La sede precedente è stata purtroppo chiusa dopo una lunga e discutibile vicenda che ha visto Chiara cedere alle richieste avanzate dal Comune e di conseguenza porre fine alla vita del museo come tutti lo avevano conosciuto fino a quel momento.
Da allora, ottobre 2016, l’artista si è spostata nella stanza che fu il laboratorio di sua nonna, a pochi passi dalla Basilica di Sant’Antioco. Grazie alle donazioni di turisti, ricercatori e curiosi provenienti da ogni parte del mondo, Chiara porta avanti con ostinazione una tecnica di tessitura che non esiste da nessun altra parte e di cui lei è l’ultima depositaria. Si tratta del bisso, o “seta del mare”, un tessuto che si ottiene dalla lavorazione del filamento prodotto dalla Pinna Nobilis, un particolare bivalve noto anche come nacchera, pinna comune o cozza penna.
Una seta marina naturale che Chiara Vigo trasforma in vere opere d’arte di inestimabile valore. Uno spettacolo per gli occhi e una musica celestiale per le orecchie di chi sa ascoltare.
E infine: Porto Pino a Sant’Anna Arresi e spiaggia delle Dune
La giornata si conclude fuori dall’isola di Sant’Antioco, in località Porto Pino, nel Golfo di Palmas. Qui avrete il piacere di esplorare le dune di sabbia, un’area naturale che è divenuta stabilimento balneare, contraddistinta da un mare cristallino di incantevole fascino sia d’estate che d’inverno.
Trattandosi di una spiaggia attrezzata non avrete problemi né di parcheggio, né di accesso, né di ombrelloni e sdraio: ottima soluzione dunque anche per famiglie e coppie con bambini piccoli.
Non vi resta ora che riprendere la strada verso casa: se non avrete ancora mangiato, vi aspettiamo nella nostra locanda per una cena a base di piatti tradizionali e vini tipici.
Da ultimo una bella nanna (S’Anninnia è appunto un antico canto sardo, alla lettera una ninna nanna)… domani ci aspetta la quinta e ultima giornata!